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Scheda del prodotto


Costruttore: Olivetti
Categoria: addizionatrice elettromeccanica
Luogo d'origine: Ivrea, Italia
Anno produzione: 1941
Catalogato nel: 2025


Descrizione

In Olivetti i primi passi per produrre macchine da calcolo risalgono agli anni ’30, quando l’azienda, già affermata con le macchine per scrivere, si rende conto che in certi ambienti di lavoro all’esigenza di scrittura si affianca quella del calcolo. La richiesta viene da segnalazione dei clienti stessi, che avevano l’esigenza di redigere documenti contabili in cui fosse possibile inserire, nell’ambito di un testo, anche dei numeri - incolonnati o in tabella - ottenuti attraverso piccole elaborazioni. Il calcolo, quindi, non entra inizialmente in Olivetti come prodotto a sé stante, ma come funzione aggiunta alle macchine per scrivere. Inizia così la nuova produzione delle macchine contabili, che ottengono subito successo e spingono Olivetti a continuare la diversificazione della sua produzione. Nel dicembre 1934 si costituisce la “Olivetti Società Anonima Macchine per Operazioni Aritmetiche”, grazie alla quale si avviano le prime attività di studio e progetto per realizzare macchine da calcolo.
Sul mercato mondiale c’era all’epoca una netta distinzione tra le calcolatrici - che eseguivano le quattro operazioni ma, per la loro complessità, non stampavano – e le addizionatrici, che stampavano ma consentivano solo somme e sottrazioni. Karl Siewert, ingegnere della fabbrica di calcolatrici svedese Facit, iniziò a collaborare nella progettazione di una addizionatrice tradizionale, affidabile ma non stampante; Riccardo Levi, già direttore dei progetti di calcolo, seguì invece la strada di uno strumento innovativo che stampasse. In Olivetti, dove la cultura della scrittura era profondamente radicata, la scelta ricadde senza dubbi sul progetto interno. Da qui deriva una lunga gestazione, finché nel 1940 esce la Olivetti Summa 4, un’addizionatrice scrivente elettrica seguita l’anno dopo dalla Multisumma 4, che aggiunge alla prima la capacità di moltiplicazione automatica.
Il progettista Riccardo Levi, di fronte ad alcuni iniziali inconvenienti meccanici, si avvalse della collaborazione di Natale Capellaro, un operaio ricco di ingegno e fantasia, entrato in azienda come apprendista nel 1916 a 14 anni. Pur non possedendo una solida base di studi (quando entra in Olivetti ha frequentato solo le elementari e due anni di scuole tecniche serali), completa la formazione sul posto di lavoro e rapidamente percorre tutte le tappe di una prestigiosa carriera aziendale, fino ad essere nominato direttore generale tecnico e ricevere nel 1962 la laurea honoris causa in ingegneria civile.
Lo stile delle prime calcolatrici Olivetti, e quindi anche della nostra Multisumma MC4, è curato da Marcello Nizzoli, che cominciò il suo rapporto con Olivetti nel 1938 prima come grafico e poi, dal 1940, come designer di prodotti, seguendo le indicazioni di Adriano Olivetti, per il quale doveva esserci armonia tra la parte meccanica e la carrozzeria.
La multisumma 4 ha alcune caratteristiche interessanti, che la contraddistinguono rispetto alle concorrenti. Riesce a gestire i saldi negativi, ha un’innovativa gestione brevettata della moltiplicazione con tastierino numerico separato, ha i tasti coi due e tre zeri che velocizzano le operazioni d’inserimento, soprattutto con le lire.


Particolarità

Curioso il sistema d’illuminazione, che va a illuminare le cifre del totale del calcolo in corso (in una zona buia della macchina) prima ancora di stamparlo.


Restauro

Pur essendo in buone condizioni estetiche, questa macchina era inizialmente bloccata. Una paziente opera di sblocco, di pulizia e lubrificazione, azionando a mano i vari meccanismi, ha consentito di riportare al suo antico splendore questo strumento. Le mascherine marroni dei tasti, con vernice in pessimo stato, sono state riportate a ferro e riverniciate.

 
 

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