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Scheda del prodotto


Costruttore: Commodore
Categoria: Home computer
Luogo d'origine: USA
Anno produzione: 1985
Catalogato nel: 2012, donato da Lorenzo Stolfi
Dati tecnici: CPU doppia MOS 8502 a 1 o 2 MHz, Zilog Z80 a 3 MHz; Sistema operativo CBM Basic 7.0 o CP/M 3.0; Ram 128 Kb; memorizzazione dati su nastri a cassette o floppy da 5,25" entrambi su supporti esterni


Descrizione

Dopo il successo planetario del C64, l'americana Commodore lanciò nel 1985 il 128 che, pur rimanendo pienamente compatibile col 64, ambiva anche ad un mercato professionale integrando un processore compatibile con il sistema operativo CP-M, uno degli standard dell'epoca. In pratica nel 128 erano presenti due computer: uno, indirizzato più sulla parte video-ludica, completamente compatibile con il Commodore 64 e l'altro, dedicato più all'area lavorativa, compatibile con il CP-M e quindi con tutto il parco software professionale.
La grafica, punto forte dei Commodore, offriva sulla carta una modalità a 640x200 grazie al nuovo chip VDC. Tuttavia, incredibilmente, proprio questo chip fu il maggior punto debole del C128: delle grosse lacune nel rilascio della documentazione tecnica per l'utilizzo della modalità a piena risoluzione ne limitarono di fatto l'utilizzo, in pratica le possibilità erano due: usare il nuovo chip grafico VDC in modalità testuale ad 80 colonne o ricorrere al vecchio VIC-II (il chip grafico del Commodore 64) che però operava a velocità dimezzata in quanto era stato progettato per il processore precedente da 1 Mhz e non per quello del C128 a 2 MHz.
Purtroppo il 128 non riuscì ad ottenere il successo che forse meritava, un po' per la sua aurea mista ludico-professionale, ma soprattutto per il consenso sempre maggiore che lo standard del PC IBM stava conquistando. Chi comprava un 128 voleva soltanto avere un Commodore 64 con una marcia in più, e soprattutto voleva poter giocare con le migliaia di giochi disponibili per C64, nell'attesa di veder uscire una nuova generazione di giochi per C128, che viste le limitazioni della grafica non vi fu. Inoltre la compatibilità tra i vari hardware ove girava CP-M non era assoluta, a causa di problemi di compatiblità dei formati tra i dischi di diversi produttori. Commodore abbandonò presto il progetto 128 in favore della serie Amiga, destinata a ben altri successi commerciali.


Particolarità

L'esemplare in nostro possesso (prezzo di lancio nel 1985: 990.000 lire), è stato letteralmente ripescato all'ultimo momento da un cassonetto dei rifiuti, pronto per la compattazione.


Restauro

Solo dopo molto tempo siamo riusciti a trovare un alimentatore per questo apparecchio, che ne era sprovvisto.

 
 

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