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Scheda del prodotto


Costruttore: Lotus-Flower Brand
Categoria: Abaco
Luogo d'origine: Cina
Anno produzione: 200 a.C.
Catalogato nel: 2012, per gentile concessione di Riccardo Aliani


Descrizione

Le origini dell'abaco si perdono nella polvere del tempo. Probabilmente nasce come evoluzione dell'antichissimo sistema di tracciare in terra delle linee e disporvi sopra delle pietre; lo ritroviamo in tutte le civiltà ed in tutti i continenti, in diverse forme, usati e scomparsi in periodi differenti.
Le prime tracce risalgono probabilmente agli antichi Babilonesi, ed era ampiamente usato in Grecia già dal sesto secolo A.C.: Demostene (384-322 A.C.) scriveva della necessità di "usare pietre nei calcoli" quando questi si facevano complicati. Nei paesi orientali, dove ancora oggi sopravvive, la sua diffusione è databile tra il 1200 e il 1600; ci sono testimonianze che fosse usato anche dalla civiltà Inca e dai pellerossa americani.
L'abaco, il cui nome deriva probabilmente dalla parola fenicia "abak", tavola, originariamente consisteva in un riquadro di legno o di pietra sul quale erano incise (o disegnate col gesso) alcune linee orizzontali, sulle quali venivano disposti i sassolini (in latino calculus) che rappresentavano i numeri; divenne uno strumento trasportabile (nella forma che tutti conosciamo) solo grazie ai Giapponesi (soroban) ed ai Cinesi (suan pan); ai giapponesi si deve, tra l'altro, l'introduzione della divisione orizzontale dell'abaco in due zone, per facilitare l'esecuzione delle operazioni aritmetiche.


Particolarità

In Italia l'abaco si diffuse a partire dal 1300, grazie all'opera di divulgazione che alcuni studiosi, solitamente dotti in ambito scientifico, matematico ed astrologico, compivano all'interno delle loro "botteghe", vere e proprie scuole di matematica dove si imparava anche l'uso dell'abaco.
Un esempio tra i più noti di questi studiosi fu Paolo Dagomari (Prato 1281 - Firenze 1374), celebrato per le sue opere ed il suo ingegno da numerosi personaggi dell'epoca, quali Giovanni Boccaccio e Filippo Villani. Il suo "Trattato d'Abbaco, d'Astronomia, e di segreti naturali e medicinali" (1339) lo rese universalmente celebre, tanto che divenne più famoso come Paolo dell´Abbaco che non col suo vero cognome Dagomari: nella sua bottega d´abaco di Firenze, Paolo formò oltre diecimila studenti.


Restauro

Interamente in legno, non necessita di interventi particolari se non proteggerlo... dai tarli!

 
 

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