logo Data 100   Data 100 Seventy series mod.74



 

Scheda del prodotto


Costruttore: Data 100
Categoria: computer per accesso remoto
Luogo d'origine: Cork, Irlanda
Anno produzione: 1974
Catalogato nel: 2021, donato da Agnese Buti


Descrizione

Fondata nel 1968 da ex dipendenti della statunitense Control Data Corporation (CDC), la Data 100 Corporation del Minnesota si era specializzata nella costruzione di apparecchi per postazioni di lavoro ad accesso remoto. Dobbiamo infatti pensare che nei primi anni ’70 i computer mainframe erano estremamente costosi, non sicuramente alla portata delle aziende medio-piccole o di sedi periferiche. Era molto diffusa invece la prassi di sfruttare la potenza dei pochi mainframe installati anche a distanza, tramite linee telefoniche ed apparecchiature per RJE (Remote Job Entry), che si limitavano ad inviare al mainframe i dati da elaborare (tramite schede perforate, o dischi nei modelli più evoluti) per poi riceverne i risultati dell’elaborazione e stamparli su carta. Questi apparecchi RJE avevano limitate capacità d’elaborazione locale, potendo sfruttare, anche se in modo non interattivo, la potenza remota di un mainframe.
La multinazionale statunitense IBM all’epoca era leader nella produzione dei mainframe, e proponeva anche apparecchi per RJE (serie IBM 2780 e 3780), ma a prezzi decisamente alti. Data 100 ed altre aziende si infilarono in questa nicchia di mercato con macchine compatibili a prezzi low-cost, a volte con prestazioni superiori ai modelli IBM.
La Data 100 riscosse da subito un buon successo, grazie anche alla possibilità di adattarsi a vari tipi di mainframe, non solo IBM; oltre alla produzione statunitense esisteva anche una fabbrica europea della Data 100, dove venivano eseguiti l'assemblaggio, l'integrazione e la distribuzione. Questa era inizialmente in Inghilterra, successivamente questa attività fu trasferita a Cork, in Irlanda: la nostra macchina proviene da lì. La Data 100 fu acquistata nel 1978 dalla Northern Telecom (che in seguito divenne Nortel Networks) e si fuse con la statunitense Sycor nello stesso periodo.
Il nostro Data 100, installato nel 1977 ma già in vendita dal 1974, è completo, manca solo la stampante a 132 colonne e 400 linee al minuto che al momento del recupero era devastata dalla ruggine. L’unità centrale (in gergo tecnico “terminal controller”), modello 74, è dotata di 64K di RAM a 18 bit, interactive keystation (terminale leggermente più dotato degli altri, che fungeva da console), pannello di controllo integrato. Si collegava all’imponente unità a nastro magnetico a 9 tracce da 1600 bpi (bits per inch), all’unità a disco fisso da 10 MB di tipo disk-pack (rimovibile), a 4 remote entry station (terminali) ed alla stampante ad impatto. Il lato superiore della console era predisposto per ospitare il lettore di schede perforate (visibile nelle foto), ma dai documenti d’installazione non risulta fosse stato montato. Il modello 74 era infatti uno dei primi ad essere “key-to-disc”: invece di inserire i dati perforando schede, questi venivano scritti direttamente su disco rigido, con possibilità di eventuale loro modifica successiva, attraverso l’uso di videoterminali non intelligenti. Rimaneva sempre e comunque una macchina “keybatch”, che serviva a raccogliere i dati necessari per le elaborazioni inviandoli, tutti insieme, al computer centrale che li elaborava e, se richiesto, restituiva i risultati da stampare localmente.
Pur essendo low-cost, un sistema completo come il nostro Data 100 mod.74, nel 1977, superava i $1.500 d’affitto al mese (acquistarlo sarebbe costato oltre $60.000): una bella somma, circa 5.000 euro del 2025.
Abbiamo trovato traccia di un sistema Data 100 mod.76 installato nel 1976 al National Center For Higher Education Management Systems di Boulder, Colorado. È molto simile al nostro modello 74, pur avendo caratteristiche inferiori (8K RAM, lettore di schede perforate anziché disco o nastro, perforatore offline di schede). Il sistema si collegava ad un doppio mainframe IBM 360/195 dell’United Airlines Computer Center di Denver, sempre in Colorado. Questo potentissimo computer IBM, pur essendo utilizzato dal vettore aereo per prenotazioni aeree e gestione viaggi, permetteva l’utilizzo regolamentato (ed a pagamento) da parte di clienti remoti, come appunto l’NCHEMS. Il collegamento tra le due sedi avveniva attraverso una linea telefonica dedicata a 4.800 baud (circa 500 caratteri al secondo), e funzionava in orario 8:00-17:00. Una volta al mese veniva fatta manutenzione preventiva da parte del personale Data 100; interessante leggere le rigide e complesse procedure da seguire per avviare la macchina, spegnerla o far partire un’elaborazione.

 
 

Questa pagina è stata visitata 146 volte dal 09-02-2025.